In tempi passati, i mobili erano in legno e venivano prodotti con metodi artigianali dai falegnami ebanisti e raramente trattati con vernice per mobili, alla quale venivano spesso preferite le cere. Mobili pregiati, che venivano spesso intarsiati a mano per creare motivi in linea con le tendenze del momento, innesti a coda di rondine e altre peculiarità che oggi non vengono più applicate alle produzioni industriali, le quali richiedono la realizzazione di quantità che difficilmente potrebbero essere soddisfatte, se si ricorresse ancora a questi metodi.

L’industrializzazione del settore del mobile ha avuto il suo apice negli anni ’70 quando, alcune regioni dell’Italia settentrionale, tra cui Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, spiccavano per la loro capacità produttiva di mobili. Intere zone erano ricoperte da imprese grandi e piccole, la cui unica preoccupazione era quella di riuscire a soddisfare la grande richiesta di mobili sia per il mercato nazionale, che per quello internazionale. Con l’arrivo della crisi economica del 2007 che ha colpito tutti i settori anche l’industria del mobile ha visto i propri momenti neri, mietendo vittime tra l’imprenditorialità di questo settore.

Oggi, sono sopravvissute solamente grandi realtà industriali, portando avanti quelle che sono le richieste del mercato nazionale ed internazionale e specializzandosi nella qualità dei loro prodotti.

Le tendenze del momento vedono nei mobili verniciati o laccati la loro principale espressione

Le tendenze in materia di arredamento vedono i colori come principale espressione del momento, ma con la sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente, le vernici maggiormente richieste sono quelle a basso impatto ambientale alle quali, tuttavia, si richiedono comunque caratteristiche di primissima qualità e performance ad altissimi livelli.

La cosa fondamentale su cui si deve basare la scelta di chi si cimenta nell’acquisto di vernici per mobili è la qualità che si traduce in resistenza e durata nel tempo.