Visura camerale: in cosa consiste?

La visura camerale o visura della Camera di Commercio o anche visura CCIAA, è un documento rilasciato dalla Camera di Commercio che contiene i principali dati amministrativi, anagrafici e fiscali di una determinata società o ditta. Si distinguono due tipi di visure camerali, quella ordinaria e quella storica. Quella ordinaria fornisce i dati della società attuali, le informazioni legali, economiche ed amministrative, il capitale sociale, le sedi e tutto ciò che si è visto contiene la visura camerale. Quella storica invece contiene, in aggiunta alle informazioni complete della società, anche le sue  variazioni avvenute nel tempo. La visura camerale ha una validità di sei mesi dalla data del rilascio e non equivale al certificato, il quale deve essere redatto da un pubblico ufficiale della Camera di Commercio e garantisce la corrispondenza delle informazioni contenute nella documentazione con quanto effettivamente dichiarato dall’impresa.

E’ necessaria a supporto di molti atti notarili riguardanti le imprese, come ad esempio preliminari e compravendite, procure, cessioni o affitti d’azienda, finanziamenti ipotecari, rinegoziazione di mutui, cancellazione di ipoteche, e così via. La consultazione e la visualizzazione della visura camerale online è gratis ma solo per alcune informazioni disponibili per il Registro delle Imprese, alle quale è possibile accedervi, senza bisogno di registrazione. Il rilascio del certificato validità CCIA, invece, è a pagamento.

La visura si può richiedere solo per le società o gli individui iscritti presso la Camera di Commercio che facciano parte delle categorie di agricoltura, industria ed artigianato. Sono dunque esclusi tutti i componenti degli albi professionali come ad esempio medici ed avvocati, salvo il caso in cui questi individui abbiano costituito uno studio associato sotto forma di società. I costi variano a seconda che si richieda una visura ordinaria o storica e che a richiederla sia un’impresa, un libero professionista o un singolo. Si parte da un minimo di 3 euro a un massimo di 13.